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Il re indiscusso delle pietre preziose è il diamante.

Quest’ultimo 6000 anni fa veniva usato come ornamento nelle icone religiose.

Nei testi in sanscrito si fa riferimento ai diamanti e alle loro qualità.

La città indiana di Golconda fino alla metà dell’800 era il principale centro di produzione di diamanti.

Un chiaro riferimento ai diamanti lo troviamo in un’opera cinese del III secolo a.C., la quale dice: «Gli stranieri li indossano [i diamanti] nella convinzione che essi possano allontanare da loro gli influssi maligni».

Fino al XVIII secolo i diamanti provenivano dall’India e dal Borneo. Nel 1725 venivano scoperti diamanti in Brasile, nello Stato di Minas Gerais, Sudamerica.

Nel Settecento si ha l’esaurimento delle risorse di diamanti in India e sarà il Sud Africa a diventare il maggior produttore di diamanti.

La fama di tale gemma con gli anni è aumentata.

Oggi i diamanti vengono stimati sulla base di quattro caratteristiche, che sono: colore, purezza, taglio e caratura.

Nella letteratura italiana troviamo dei riferimenti sui diamanti. Nell’autobiografia Benvenuto Cellini racconta il sospetto di essere stato avvelenato da polvere di diamante. Italo Calvino racconta le proprietà magiche dei diamanti.

Tali gemme preziose sono state oggetto sia economico che letterale.

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