
The collage post
La storia di Cavallo Pazzo ci invita a combattere incensantemente contro gli ostacoli che la vita ci presenta. Questo guerriero è passato alla storia non solo per le battaglie che ha vinto, ma anche per la sua storia personale fatta di momenti drammatici e di tradimenti.
Secondo alcune testimonianze indiane, Cavallo pazzo nacque nell’autunno del 1840 nella zona delle Black Hills da una donna di ventisei anni chiamata Donna Dalla Coperta a Sonagli. Anche il padre si chiamava Cavallo Pazzo.
Nelle ore successive al parto andarono a trovare il neonato i nonni, che regalarono al bambino una coppia di sacchetti sui quali erano ricamate delle lucertole, che rappresentava salute e longevità . In un sacchetto veniva messo il cordone ombelicale del bambino, mentre il secondo veniva seppellito vuoto lontano dal primo per attirare gli spiriti maligni.
Una persona anziana aveva dipinto sul viso del bambino cinque strisce rosse che indicavano il legame tra il grande spirito e il bambino.
Per i primi anni di vita il bambino era stato chiamato Ricciuto.
Nelle società indiane esistevano due gruppi familiari: il tepee e il tiyospaye.
- Il tepee era il nucleo formato da genitori, figli e zia materna.
- Il tiyospaye era un nucleo più esteso ed era costituito da un gruppo di persone legate dal sangue.
L’infanzia di Ricciuto era stata segnata dalla morte della madre, che si era impiccata a seguito di alcuni pettegolezzi riguardanti un doppio tradimento: si accusava la donna di tradire il marito, il quale la tradiva con la sorella.
Durante la sua infanzia Ricciuto passò molto tempo con il nonno Compone La Canzone. Ricciuto imparò presto ad andare a cavallo e dopo le passeggiate a cavallo stava lunghe ore in solitudine a pensare.
Durante un duro inverno Cavallo Pazzo riuscì a catturare una coppia di antilocapre.
Mentre la matrigna cucinava, Ricciuto andò a invitare gli anziani a mangiare da lui. Tutti avevano riconosciuto generosità in Ricciuto .
Durante la prova di coraggio padre e figlio catturarono una tartaruga azzannatrice e Ricciuto ne mangiò il cuore crudo ancora palpitante.
Gli amici di infanzia di Ricciuto erano Orso Solitario e Schiena Alta.
Ricciuto quando era adolescente imparò a richiamare a sé le forze wakan che lo sostenevano nelle varie prove.
All’età di undici anni sapeva mantenere se stesso e la sua famiglia da solo.
Nel settembre del 1823 Ricciuto e Schegge Di Corvo vennero uniti dal rito hunka. Tale rito prevedeva che le due famiglie adottassero ciascuna il figlio dell’altra. Da questo rito le famiglie, oltre a donarsi doni, dovevano sostenersi nelle avversità e in guerra.
Nel settembre del 1855 Ricciuto e il padre ricucirono i rapporti tesi dovuti al suicidio della madre di Ricciuto. Quest’ultimo chiese al padre di fare il rito di purificazione per avere una visione. Dopo tale rito Ricciuto ebbe una visione di cui non si sa il contenuto, ma lo sciamano del villaggio disse a Ricciuto che aveva gli esseri del tuono. Questo comportava che il ragazzo doveva dimostrare sempre di essere degno di tale fatto.
Nell’agosto del 1857 nel grande raduno lakota Ricciuto incontrò Toro Seduto che era più grande di lui di otto anni. In quell’incontro Ricciuto sentì Toro Seduto parlare di politica in modo eloquente. Fu allora che Toro Seduto venne nominato capo della tribù.
La mattina seguente Ricciuto combatté la sua prima battaglia contro gli Atsina. In questa battaglia Ricciuto combatté con onore e portò a casa due scalpi.
Alla sera venne fatto un banchetto in nome di Ricciuto. Quest’ultimo da quel momento in poi doveva cancellare il nome d’infanzia e prendere quello del nonno e del padre, ossia Cavallo Pazzo, mentre il padre prendeva il nome di Bruco.
Qui finisce l’infanzia di cavallo pazzo.
La prima moglie di Cavallo Pazzo fu Donna Del Bisonte Nero. La ragazza era fuggita con Cavallo Pazzo abbandonando il marito che si chiamava Senz’Acqua.
Occorre aprire una parentesi riguardante la legislazione degli indiani.
Secondo il diritto indiano Senz’Acqua aveva tutti i diritti di esigere la restituzione della donna.
Le donne potevano rompere il matrimonio abbandonando il tetto coniugale. Questo comportava due scenari possibili. Nel primo scenario che si poteva palesare il marito le ordinava di tornare a casa ed ella veniva punita con delle punizioni corporali, che potevano portare alla mutilazione delle dita delle mani. Nel secondo scenario la donna si risposava con un altro uomo, ma perdeva la potestà sui figli.
Nel caso in specie il secondo giorno di fuga Senz’Acqua raggiunse i due innamorati. Senz’Acqua sparò un colpo di pistola alla narice di Cavallo Pazzo, il quale cadde a terra mentre la ragazza scappava.
Dopo tale evento inizialmente Cavallo Pazzo rifiutò di restituire la donna al marito per via delle conseguenze che la donna avrebbe avuto, ma poi la restituì al marito.
I due amanti non si potevano più parlare.
In seguito Cavallo Pazzo sposò Scialle Nero, dalla quale ebbe una bambina, che chiamarono Essi La Temono.
Il 1870 fu per Cavallo Pazzo un brutto anno perché perse il fratello, finì male la sua fuga d’amore, sposò sbrigativamente una donna e infine il suo amico morì.
Nel 1871 al grande raduno indiano Toro Seduto e cavallo Pazzo erano due persone di rilievo.
Entrambi sostenevano che non bisognava modificare le tradizioni indiane e promuovevano l’unificazione di tutti gli indiani in un’unica nazione per contrastare gli americani.
Dopo la battaglia di Yellowstone Essi La Temono (aveva due anni e mezzo) si ammalò e nel giro di pochi giorni morì. Tale fatto diede un dolore immenso a Cavallo Pazzo, che non confidò a nessuno tale dolore.
Dopo questo evento lui e la moglie vissero in uno stato di wasigla , ossia una forma di lutto per via della morte della figlia.
Nel giugno del 1876 al generale Custer venne il compito di risalire lo Yellowstone e di bloccare l’alleanza indiana tra i due fiumi.
Tale alleanza era capitanata da Cavallo Pazzo, Fiele e Toro Seduto e da Due Lune.
Il 25 giugno di quell’anno venne combattuta la battaglia di Little Bighorn.
In tale battaglia Toro Seduto si comportò come un capo civile che aveva messo al sicuro donne anziani e bambini, mentre Cavallo Pazzo si comportò come un condottiero.
Dopo aver contrastato l’avanzata dei soldati di Marcus, Cavallo pazzo si dirigeva a nord contro le truppe del generale Custer. Quest’ultimo, consapevole che l’attacco a sorpresa al villaggio indiano era fallito, cercava una postazione di difesa sopra a un’altura.
Gli indiani salirono sul colle dal versante opposto e si posizionarono a ventaglio.
Cavallo Pazzo, per evitare lo scontro, colpì i soldati avversari sul fianco disperdendoli.
In quell’attacco tutti i soldati di Custer morirono, compreso lui.
Cavallo Pazzo divenne famoso per aver sconfitto Custer.
Le danze della vittoria cessarono quando cominciarono a scarseggiare i bisonti, che erano stati uccisi in massa dai bianchi e i pochi rimasti erano migrati altrove a causa delle costruzioni cittadine.
A causa della mancanza di cibo gli indiani si dispersero e diventarono facili prede per il generale Miles, il quale dava incessantemente la caccia agli indiani, che stremati si arrendevano alle giacche Blu. Cavallo Pazzo assistette alla resa del suo popolo e vide il suo mondo distruggersi.
Egli aveva capito che l’unica speranza per il suo popolo erano le riserve riconosciute degli americani.
Il 7 maggio del 1877 Cavallo Pazzo era nella riserva di Nuvola Rossa. In tale riserva gli indiani mangiavano cibo che non era nella loro alimentazione, per cui molti si ammalavano appena arrivati. Questo successe anche a Cavallo Pazzo.
Quest’ultimo, all’interno della riserva, aveva un ruolo al vertice della gerarchia Lokota insieme a Nuvola Rossa.
Non si sa bene quando Cavallo Pazzo incontrò per la prima volta Nellie, la quale avrà un ruolo importante in questi ultimi mesi di vita di Cavallo Pazzo.
I due cominciarono una relazione extraconiugale.
I primi di agosto Nellie aveva avuto una lunga chiacchierata con Scialle Nero, la quale accettò che il marito prendesse un’altra moglie.
Occorre precisare che le condizioni di salute di Scialle Nero erano precarie.
Nellie aveva avvertito più volte Cavallo Pazzo che la spedizione della delegazione indiana a Fort Robinson era un tranello per imprigionarlo, non c’era nessuna riserva dei castori destinata a lui.
Il 2 settembre Cavallo pazzo era in un isolamento mentale e politico, pertanto egli meditava tre volte al giorno.
Il 3 settembre la banda dei Loafer architettò il piano per rapire Nellie, mettendo alle spalle al muro Cavallo Pazzo.
La banda si recò al villaggio di Cavallo Pazzo e rapì Nellie.
Durante questo evento Cavallo Pazzo non era al villaggio e al suo ritorno, venuto a conoscenza dei fatti, capì che il rapimento era stato messo in atto al solo scopo di ucciderlo. Egli non voleva una faida tra tribù, pertanto non fece nulla.
Il giorno seguente Cavallo Pazzo, con la scusa delle condizioni precarie di Scialle Nero, scappò della riserva di Nuvola Rossa per andare nella riserva di Coda Chiazzata.
Il 5 settembre, durante la fuga, venne catturato dagli americani, che lo portarono con un inganno in una cella a Fort Robinson.
Quando Cavallo pazzo si rifiutò di entrare nella cella, la folla cominciò ad agitarsi.
Egli cercò di fuggire dai suoi aguzzini, ma venne raggiunto da due colpi di proiettile.
Dopo una lunga agonia Cavallo Pazzo morì.
Il giorno dopo al funerale di Cavallo Pazzo qualcuno mormorò che il condottiero se l’era andata a cercare la morte.
Nei giorni successivi nella riserva c’era una strana calma e i ruoli all’interno della società indiana venivano rivisti.
Cavallo pazzo era un uomo che ha visto il suo mondo sgretolarsi a causa dell’arrivo dell’uomo bianco, il quale depredava le ricchezze della terra.
Egli aveva vissuto il più grande dolore che si possa infliggere a un uomo, quello di vedere la propria figlia morire.
Cavallo pazzo perdette la madre prematuramente a causa di conflitti matrimoniali che avevano portato la donna al suicidio.
Nonostante tutto lui aveva il coraggio di rialzarsi e combattere e è stato questo suo lato che lo ha reso immortale.