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Ci sono varie ipotesi riguardanti la nascita della massoneria.
Nel Medioevo il termine Loggia designava i cantieri allestiti per la costruzione di grandi opere. Gli operai edili si riunivano in forme di associazionismo corporativo.
Dallo scenario del cantiere medioevale si ricava anche il termine Massoneria, il quale deriva da Frammassone, che significa “libero muratore”. I liberi muratori si distinguevano dai semplici muratori perché avevano un alto grado di specializzazione tecnica.
I liberi muratori coltivavano la segretezza delle tecniche specifiche del mestiere.
Tra le varie ipotesi occorre prendere in considerazione quella che chiama in gioco i Rosa-Croce.
Nel periodo di transizione tra Massoneria operativa, di mestiere, e Massoneria speculativa, ovvero simbolica e dedita alla ricerca, si evince lo stesso nesso ideale tra Massoneria e i Rosa-Croce.
La manifestazione storica della Rosa-Croce si situa all’inizio del XVII secolo, quando furono pubblicati in Germania due manifesti: Fama Fraternità o Rivelazione della confraternita del nobilissimo Ordine della Rosa-Croce, nel 1614, e Confessio Fraternitatis dell’ecomiabile Confraternita dello stimatissimo Ordine della Rosa-Croce nel 1615, nonché Le nozze chimiche di Cristian Rosenkreutz nel 1616.
Non è a tutt’oggi assodato se la confraternita di cui parlano questi testi fosse realmente esistente in forma organizzata, con un suo rituale, o se rappresentasse un “cenacolo ideale”, quello dei veri sapienti depositari di conoscenze segrete in grado di consentire il controllo della Natura.
Il 24 giugno 1717 in Inghilterra si riunivano 4 logge massoniche, che costituirono la Grande Loggia Madre.
Dal 1717 il termine loggia indicò i luoghi nei quali si riunivano i massoni.
Oltre ai Liberi Muratori con il tempo entrano a far parte della massoneria anche i gentiluomini borghesi e intellettuali. Questo determinò una trasformazione all’interno della massoneria, che da Massoneria operativa si trasformò in Massoneria speculativa.
Pertanto i massoni si erano dati due obiettivi: il primo era quello di nobilitare la massoneria e il secondo di costituire un programma interclassista.
Il primo obiettivo si realizzò nel 1723 con la pubblicazione del Libro delle Costituzioni di James Anderson.
Questo libro consente di verificare la genesi del primo gruppo di fatti e personaggi legati alla massoneria.
Tale libro non fu approvato da tutte le logge massoniche.
Il secondo obiettivo si realizzò chiedendo a chi volesse entrare in massoneria la condizione di essere un uomo libero e di buoni costumi. La libertà era intesa come assenza di pregiudizi e prevenzioni di natura religiosa.
Tra il 1725 e il 1730 in Francia si diffuse la Free-Masonry. I primi massoni francesi esprimevano un’ideologia conservatrice, come l’amore fraterno e l’altruismo.
Si entra in un nuovo capitolo della massoneria chiamato Scozzesismo.
La massoneria scozzese si distingueva delle altre massonerie in quanto erano previsti altri gradi superiori ai primi tre gradi.
Tale orientamento viene fatto risalire alla madre loggia di Klivinning, mentre altri lo attribuiscono ad André-Michel de Ramsay, di origini scozzese, che si trasferì in Francia. Ramsay era un graned oratore dell’ordine.
Egli preparò per il 2 marzo 1737 un discorso per gli esponenti delle varie logge.
Tale discorso si sarebbe rivelato determinante nel volto nuovo che avrebbe assunto una parte della Massoneria continentale. Il fine era quello di creare una grande nazione intellettuale che si riunisse in una fratellanza universale. Il ritratto del massone non era più quello del libero muratore ma del cavaliere.
Per la massoneria un momento importante è l’Illuminismo, per i seguenti motivi:
- In questo momento storico l’ordine massonico vive un periodo di massima estroversione per quanto concerne il mondo politico.
- La massoneria segna il tramonto del deismo in materia di religione.
Sin dalla loro nascita le logge avevano un carattere di convivialità, pertanto le loro riunioni avvenivano con pranzi, recite, musica e canti.
Le quattro aree principali legate alla massoneria erano: la musica, l’architettura e l’organizzazione dello spazio, la scienza e la parola.
- La musica aveva un ruolo importante nella massoneria. Nel Libro le Costituzioni veniva inclusa una serie di canti tratti dal repertorio popolare, i quali rappresentavano le origini dell’organizzazione. La musica rappresentava il caos primogenito che passava a un ordine naturale e razionale. Molti musicisti si erano affiancati alla massoneria, come Gluck, Haydn e Mozart. I primi due composero qualche brano con riferimenti massonici, mentre Mozart compose il flauto magico, il quale descriveva il mondo della massoneria.
- Anche l’architettura e l’organizzazione dello spazio avevano un ruolo importante nella massoneria, non a caso costruirono edifici con apposite strutture e spazi ben studiati a favorire le cerimonie che si svolgevano al loro interno.
- La scienza spiegava come il dio-architetto aveva ordinato la natura secondo principi gerarchici.
- Le logge incominciarono a dare un significato diverso alle parole. La parola costituzione non indicava una raccolta di norme legislative o norme papali, ma era un insieme di principi volti a regolare la vita della società.
In Italia durante il Risorgimento o accanto alla massoneria troviamo delle società segrete come la Carboneria, la quale nasceva con uno spirito democratico e egualitario che si sostituì con il patriottismo di stampo liberale, che aveva come obiettivo l’indipendenza e la costituzione.
Durante il Romanticismo Gérard de Nerval rilanciò il Templarismo. Egli individuava le origini della massoneria in una sintesi tra la religione cristiana e i Drusi.
Oltre ai personaggi che avevano avuto a che fare con il Templarismo troviamo grandi figure di rilievo che contribuirono a dei dibattiti in tutta Europa.
Dopo l’insurrezione di Parigi del 1830 la massoneria si teneva fuori dalla politica.
Fino alla seconda guerra d’indipendenza molti massoni italiani erano costretti alla clandestinità.
Nel 1859 la Loggia Ausonia di Torino costituì il Grande Oriente Italiano. La maggior parte dei membri erano cavouriani.
La massoneria italiana a fine Ottocento godeva di grande prestigio presso i vertici dello Stato come interlocutore sui grandi temi politico-economici.
La cosiddetta età giolittiana era iniziata nel 1930 e si concludeva nel 1913. Le varie ideologie politiche avevano in comune il nazionalismo. Nella varie forze politiche i massoni erano presenti legati alla massoneria.
Dall’Unità d’Italia fino al fascismo l’Italia aveva avuto un unico partito, che era la massoneria.
Mussolini nel 1923 aveva dato la direttiva ai membri del partito fascista di tagliare ogni legame con la massoneria. Egli nel 1923 emanava una legge contro ogni forma di associazione segreta.
In questo periodo un po’ in tutto il resto del mondo la massoneria veniva vietata.
Nel dopoguerra la ripresa dell’esistenza della massoneria andava via via sempre più credendo affermando il suo potere.