
The Collage Post
Fra il 1927 e il 1928, in seguito all’interessamento di Laban e della lega sindacale di danzatori da lui fondata, la Tanzerbund , vengono organizzati due congressi internazionali durante i quali emergono le divergenze all’interno degli esponenti della danza moderna tedesca, la Ausdruckstanz.
La Wigman, originaria di Hannover, si era diplomata a Hellerau in ritmica, ma insoddisfatta si trasferì a Monte Verità diventando l’allieva preferita di Laban.
Distaccandosi in parte dagli insegnamenti del suo maestro fin dagli anni Venti, la Wigman elabora un’estetica della danza che si basa su una concezione della corporeità come sintesi di comportamenti spirituali e fisici.
Il corpo è l’agente immediato diretto e naturale di un movimento concepito come espressione delle forze oscure inconsce, ma molto potenti, che si agitano nel profondo dell’individuo.
Solo un corpo allenato con una ginnastica danzante può elevarsi al di sopra della tecnica per approdare alla sfera dell’arte, trasformando un impulso interiore in un’idea comunicabile e quest’ultima in un gesto carico di significato.
Al terzo Congresso della danza d’espressione tedesca, svoltosi a Monaco proprio nel 1930, cominciano a farsi strada proposte di adesione ideologica al nuovo regime, che la stessa Wigman, secondo alcuni storici della danza, teorizzerebbe a partire da uno scritto del 1930 intitolato “Il danzatore e il teatro ”. Tale libro andrebbe letto tenendo conto del contesto storico in cui è stato scritto.