
The Collage Post
L’antroposofia di Rudolf Steiner si basa su tre temi: la conoscenza dell’universo, l’ampliamento degli stati di coscienza e la dottrina dell’evoluzione che si propaga dal più primitivo fenomeno della vita sino alle leggi più complesse del divenire cosmico.
Il problema della costituzione dell’universo è legato al mistero delle sostanze. Rudolf dimostrava che l’iniziazione occidentale aveva conosciuto quel mistero e indicava in quale senso la ricerca scientifica potrebbe essere erede. Egli gettava le basi di un metodo di allenamento interiore che conduce progressivamente dallo stato di coscienza oggi normale sino a quello che aprirà l’accesso dello spirituale al libero sforzo individuale.
Amplificando la portata delle leggi dell’evoluzione di anno in anno, egli ampliò il panorama di tutte le tappe che la razza umana percorre dalle più lontane origini sino al ritorno finale alla divinità; rivelò prima ad alcuni, poi a un numero sempre crescente, che il nodo di tutta l’evoluzione, l’equilibrio di tutti i ritmi progressivi e regressivi, è l’incorporazione del Logos nel Cristo che vive sulla terra.
Per quanto riguarda la conoscenza dell’universo e l’ampliamento degli stati di coscienza occorre fare riferimento a due anni dopo la pubblicazione di La filosofia della libertà: fece una professione di fede monistica e, giungendo alla conclusione che ogni essere umano deve decidere da solo delle proprie azioni, battezzò la sua posizione con il nome di individualismo etico.
Nella sua riflessione, il monismo e la individualismo condurranno Steiner ad affermare che il macrocosmo e il microcosmo sono una sola e stessa sostanza e che la missione dell’uomo, materia e spirito allo stesso tempo, è quella di accedere alla saggezza divina decifrando la sua firma nel mondo fisico. In altre parole occorre ritrovare le armonie del corpo umano.
L’uomo deve quindi concepirsi come un essere spirituale della stessa sostanza dell’universo.
Secondo Rudolf l’uomo durante la sua attività meditativa raggiunge la più alta libertà che gli sia data. Si impossessa da sé della sua natura nel suo pensiero indipendentemente da ogni determinazione esterna, sia che provenga dalla tradizione, dalle convenzioni sociali o da una qualsiasi autorità. Sperimenterà da sé la propria libertà perché è un essere che può pensarsi oltre che essere pensante e pensare l’universo la cui natura è spirituale.
Per trovare Dio in sé occorre meditare e concentrarsi su se stessi come se fossimo estranei quotidianamente.
Rudolf consigliava alcuni esercizi che non conducevano ad alcuna alterazione della vita quotidiana. I cambiamenti che a poco a poco sopraggiungono nell’anima non hanno alcuna influenza sulla coscienza necessaria alla vita umana normale, a condizione che gli esercizi siano applicati in modo giusto.
Tutta questa attività ha lo scopo di liberare il pensiero dai sentimenti e dalla volontà delle impressioni sensoriali e dalle impressioni esterne, perché possa concentrarsi sulla realtà della natura spirituale e raggiungere uno stato di coscienza in cui ciascuno percepisce se stesso nelle attività della propria anima.
Per quanto concerne la dottrina dell’evoluzione Steiner sosteneva che l’uomo non è limitato alla sua esistenza terrestre, è uno spirito incarnato, ovvero l’uomo è un essere cosmico venuto ad abitare in un corpo fisico. Pertanto l’uomo possiede un corpo che appartiene alla sua natura di specie umana e uno spirito che appartiene ai mondi spirituali “da cui attinge le forze che modellano la sua biografia intima e fanno di lui un’individualità, un Io. L’io umano è un’entità spirituale, una scintilla dell’Io divino. È parte dello spirito dell’universo”.
La biografia di un uomo non si spiega solo dall’intenzione della sua ereditarietà e dall’ambiente in cui vive. Il centro individuale, l’io può provenire solo da se stessi. La sua esistenza non ha potuto cominciare nell’istante della nascita perché in quel momento ha già una forma molto elaborata.
Rudolf ci spiega che lo spirito conosce una successione di incarnazioni e di periodi in cui l’esistenza è puramente spirituale, durante i quali continua la sua evoluzione con l’aiuto di esseri spirituali divini. A ogni incarnazione, lo spirito porta con sé quanto ha acquistato nelle esistenze passate, cosa che gli antroposofi chiamano karma. Il karma secondo Rudolf non è contrario alla libertà umana, ma è condizione di questa, dal momento che secondo lui non è il destino ad agire sull’uomo, ma è l’uomo che agisce in conformità alla legge del suo destino.
Nel suo stato attuale l’uomo non è esistito da sempre e secondo Rudolf il nostro mondo ha conosciuto una strana evoluzione. In diverse opere l’autore ci descrive come all’origine dell’universo si trovino gerarchie spirituali che hanno operato alla formazione della natura e dell’essere umano. Rudolf dichiarò che l’evoluzione è cominciata da una fase planetaria, quella di Saturno, dove si è formato il germe del corpo fisico. È apparsa poi un’altra fase planetaria, quella del sole, metamorfosi di Saturno, in cui si è formato il germe del corpo eterico mentre il corpo continua la sua evoluzione. In seguito sulla Terra e sulla Luna si sono formati i germi del corpo astrale dell’Io. In futuro avverranno altre fasi planetarie, quelle di Giove, Venere e di Vulcano, duranti le quali si formeranno i corpi superiori dell’uomo: il sé spirituale, lo spirito vitale e l’uomo-spirito. Nel corso del tempo si assiste all’ascensione di organismi fisici verso forme sempre più perfezionate e a una discesa dell’antenato in spirito dell’uomo venuto a unirsi per una prima reincarnazione all’entità fisica formata sulla Terra attraverso l’evoluzione degli organismi.
LA SOCIETÀ ANTROPOSOFICA
La società Antroposofica è il cuore dell’eredità steineriana. Tale società è presente in cento paesi sotto forma di società nazionali indipendenti o di circoli di gruppi di lavoro.
Tale società si occupa di diversi ambiti:
L’euritmia e l’arte teatrale
All’origine dell’euritmia riprende l’idea che “in principio… era il verbo” e l’affermazione che l’arte principale e primordiale è quella della parola.
L’euritmia è una parola danzata o, per riprendere i termini utilizzati da Steiner stesso, un canto, un discorso resi visibili attraverso movimenti del corpo e coreografie. Insegnata in euritmi, essa viene praticata in tutte le scuole Waldorf non solo come arte, ma anche come funzioni pedagogiche, e viene utilizzata dalla medicina d’orientamento antroposofico con scopo terapeutico.
- L’agricoltura biodinamica
Nel 1924, alla richiesta di un gruppo di agricoltori turbati dalle conseguenze nefaste della fertilizzazione chimica, Rudolf teorizzò le basi dell’agricoltura biodinamica durante un ciclo di conferenze.
L’agricoltura biodinamica si sta sempre più diffondendo in tutto il mondo.
Secondo l’agricoltura biodinamica la Terra è un organismo vivente alla stregua del corpo umano, dunque sensibile ai diversi trattamenti e soggetta alle malattie. E, come per l’organismo umano, anche per la Terra lo stato di salute dipende dal rispetto delle sue esigenze e dei suoi ritmi e non si può costringerla a produrre troppo.
Le cure proposte sono il cornoletame, il cornosilice e la pasta per alberi.
- La medicina e la terapia
La medicina di orientamento antroposofico porta un ampliamento alla medicina possibile, per il fatto che nella comprensione della malattia vengono prese in considerazione anche la natura psichica del malato. L’essere umano è strutturato su due poli tenuti in una relazione d’equilibrio grazie a un sistema detto ritmico e corrispondente alla zona tra il cuore e i polmoni. La malattia sarebbe così il risultato di un disequilibrio dei due poli e l’azione terapeutica consisterebbe essenzialmente nel far apprendere all’organismo come ricostruire il suo equilibrio.
La medicina antroposofica si fonda sulla teoria dei quattro temperamenti (descritta nella pedagogia), in particolare sul loro rapporto con i quattro organi cardinali del corpo umano e con i quattro tipi di forze plasmatrici eteriche.
- Il collerico è un individuo ben dotato di Io: generoso ma ostinato, tenta di imporre la sua volontà: contrastato, va in collera. Sul piano costituzionale ha una muscolatura ben sviluppata e un’andatura pesante. I disturbi a cui va incontro sono di tipo cardio-circolatori.
- La persona sanguinaria è nota per le sue vivaci e mutevoli emozioni. Ha paura di avere una malattia incurabile. Va incontro a una carenza di forze astrali connesse all’organo rene, che si traduce in albuminuria, alcuni tipi di nefrosi, ipotensione arteriosa, fermentazione intestinale dei glucidi.
- La persona flemmatica è bonaria, con andatura lenta e regolare. Tale persona andrà incontro a problemi con il fegato e al biliare.
- La persona malinconica avrà disturbi ai polmoni e al fegato.
- La pedagogia
Nel libro L’educazione del bambino dal punto di vista della scienza dello spirito afferma: “per conoscere la natura dell’uomo in divenire bisogna prima di tutto fondarsi sull’osservazione della natura nascosta dell’essere umano”.
Dato che l’uomo è un microcosmo all’interno del quale operano tutte le forze o idee che determinano i gradi ascendenti della natura. Lo sviluppo dei bambini e degli adolescenti è un processo di crescita e di metamorfosi nel corso del quale si sviluppano progressivamente e in successione le forze cosmiche vegetative, poi le forze animali e infine le forze intellettuali. Il tutto obbedisce a un ritmo cosmico di tre periodi di sette anni. Nel primo settenario è l’età della volontà, della fantasia e dell’imitazione: il bambino deve poter ricevere degli esempi da imitare liberamente. Questo bisogno di imitazione, che dura fino ai nove anni, nasce dal senso di devozione religiosa, una devozione tutta naturale, con cui egli guarda il mondo, i genitori e gli educatori. Il bambino del primo settenario vive nelle immagini e per soddisfare la sua sete immaginativa gli vengono narrate favole e storie dalle quali egli si fa partecipe agli eventi. In questo periodo sono molto importanti il giochi in cui il bambino manifesta la sua serietà come libera espressione del volere, che possono essere di gruppo o collettivi, prevedere materiali naturali come la cera, legno, stoffa.. Si preferisce utilizzare bambole in stoffa con il viso leggermente abbozzato a matita. Questo permette di aiutare la fantasia del bambino. In questi anni viene sconsigliata la televisione.
Il secondo settenario inizia con il cambiamento dei denti. Il bambino perde i denti da latte che aveva ricevuto in eredità con il corpo fisico e li sostituisce con nuovi denti che sono espressione della sua individualità. In questo settenario si sviluppa il corpo eterico attraverso il distacco dell’eterico della madre attraverso la memoria. In questo periodo il bambino ha due necessità: l’immaginazione e il bisogno di conformarsi a un modello o a un’autorità. Il bambino non vedrà più nell’educatore un esempio da imitare, ma un’autorità che si impone da sola per saggezza e per nobiltà: un qualcosa che egli vuole conquistare. Ciò sarà per lui un cibo interiore, la cui mancanza lo farà crescere debole e passivo. Al bambino occorre fornire nozioni con immagini artistiche non soltanto sotto forma di intellettuale. Dopo i nove anni il bambino vive una prima crisi di fiducia nel maestro e mette in discussione la sua figura. Di fronte a questa crisi l’educatore non deve reagire con intolleranza, ma rimanere fermo in se stesso, in modo che il bambino percependo questa fermezza possa riacquistare fiducia in lui, scoprendo che il maestro lo può guidare. Questa crisi porta il fanciullo ad avere un’autonomia di giudizio. In questo periodo il bambino deve sviluppare la memoria. Imparando molte cose a memoria il bambino strutturerà il corpo eterico lasciando poi alla successiva formazione del corpo astrale il compito di comprendere concettualmente le cose imparate.
Nel terzo settenario, verso i quattordici anni del fanciullo, il corpo astrale, la parte sottile dell’anima che ospita le passioni e agisce attraverso il veicolo fisico del sistema nervoso, diventa autonomo e produce un notevole mutamento psichico negli adolescenti, che in questa età si rivelano particolarmente vulnerabili e ribelli. Il fanciullo mette in discussione i genitori e i maestri. I ragazzi di quest’età hanno bisogno di insegnanti che abbiano non solo competenza nelle materie d’insegnamento, ma anche la capacità di dare una spiegazione a tutti gli eventi del mondo, tale da destare la loro ammirazione; devono non soltanto stimolare l’amore e il sapere ma anche la saggezza, la volontà di comprendere il significato rotondo degli eventi in relazione alla storia dei popoli e dell’umanità. I bambini vengono classificati in quattro categorie: temperamento sanguinico, temperamento collerico, temperamento flemmatico e temperamento malinconico.
Il bambino con il temperamento sanguinico è basso, ma magro e slanciato, con membra agili e testa grossa. Mobile e leggero come un folletto, fa difficilmente lo stesso gioco per molto tempo. L’educatore dovrà cercare di ottenere l’affetto che rappresenti per il bambino un primo elemento di stabilità, inducendolo a ubbidire. L’educatore poi cercherà di impegnare il bambino in un gioco o in una lettura che giorno dopo giorno dovrà durare sempre di più.
Il bambino con il temperamento collerico è dotato di grande volontà e una volta presa una decisione la mantiene con fermezza. Non si lascia facilmente convincere, se non dalle persone che ama. È un bambino che possiede uno spiccato senso della giustizia che spesso lo induce a prendere le difese del più debole, ma talvolta anche a dominarlo incutendogli timori. Il bambino collerico è pieno di forza e ha bisogno di scaricarsi in attività manuali faticose. Di fronte alle crisi di furia cui il bambino è soggetto l’educatore non dovrà perdere la pazienza: la sua calma contribuirà a guarire la collera del bambino che imparerà così a provar vergogna di certi suoi atteggiamenti dimostrandosi disposto ad accettare i consigli dell’educatore. A tale bambino occorre raccontare storie di eroi ed eroine. Da tali storie il bambino deve capire che la sua forza ha dei limiti.
Il bambino flemmatico spesso è grassottello o tende a ingrassare, perché è goloso e ama i piaceri della vita. Pertanto è preferibile non dargli troppo da mangiare. Tale bambino è lento nell’apprendimento, ma ricorda bene quello che ha appreso. Egli ama le abitudini e vive bene nel calore degli affetti. L’educatore dovrà stimolarlo con vari interessi. Se il bambino è ben educato, diventerà una persona fidata e di grande serenità nelle prove della vita.
Il bambino con il temperamento malinconico è molto sensibile e fantasioso, ama e teme nello stesso tempo gli altri, per cui tende a nascondersi quando c’è gente, anche se desidera stare in mezzo agli altri. Tale bambino ha un senso spiccato della propria dignità che lo porta a offendersi e a ricordare le ingiustizie subite. Ma è pronto ad aprirsi con fiducia e affetto a chi gli dimostra comprensione e amore. A tale bambino piacciono le storie tristi, ma non dispiace se qualcuno con delicato umorismo lo richiama all’allegria. L’educatore gli deve dimostrare molta comprensione e delicatezza. Tale bambino è capace di comprendere il dolore altrui e di aiutare gli altri.
- La pedagogia curativa e la socioterapia
Gli antroposofi dicono che un handicap mentale o fisico sarebbe dovuto a un difetto dell’incarnazione.
Le malformazioni sarebbero causate da difficoltà dell’essere spirituale a trasformare il proprio corpo fisico in strumento dell’anima e l’autismo risulterebbe da una debolezza che impedisce il passaggio del mondo dello spirito a quello della materia.
Per gli antroposofi gli esseri umani che hanno degli handicap sviluppano qualità e forze eccezionali che sbocceranno nelle prossime incarnazioni.
- L’azione sociale
Nel progetto di articolazione sociale sviluppato da Rudolf viene avanzata l’idea che in ambito economico debba regnare la fratellanza e che per favorirla gli attori debbano diventare coscienti della reciproca solidarietà attraverso forme associative.