
The collage post Foto di Engin Akyurt da Pixabay
Le ragazze della nostra società rientrano nel fenomeno della mitizzazione eroica tradizionalmente pertinente solo ai maschi, poiché anch’esse alla pari dei ragazzi devono sviluppare una soddisfacente identità dell’ego e acquistare una educazione. Però nei loro sentimenti affiora un antico strato mentale che tende pur sempre a svilupparle in donne, non a trasformarle a imitazione degli uomini.
Bella rappresenta tutte quelle ragazze o donne che sono prigioniere di un legame emotivo con il proprio padre, legame che non è meno vincolante per il fatto di essere semplicemente spirituale. La bontà della Bella si evince dalla richiesta di una rosa bianca, ma con una significativa implicazione: la sua intenzione inconscia pone il padre e lei stessa in balia di un principio che esprime non bontà pura e semplice, ma crudeltà e gentilezza fra loro combinate.
La ragazza, imparando ad amare la bestia, fa sì che essa si desti alla potenza dell’amore umano concepito nella sua forma animale ma genuinamente erotica. Ciò rappresenta presubilmente il risveglio della sua vera capacità di rapporto ed esso la mette in condizione di accettare la componente erotica del suo desiderio originale, che aveva rimosso per timore d’incesto. Per abbandonare il padre ella aveva dovuto accettare la paura dell’incesto, permettendo a se stessa di vivere nella fantasia in presenza di tale paura, fino a che non fosse riuscita a conoscere l’uomo nella sua accezione animale e non avesse scoperto come donna la propria risposta genuina nei suoi riguardi.