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La qualità di cui tratterò è una qualità globale di tutte le fasi produttive del prodotto cosmetico.
Nelle norme ISO (ISO 8402) si definisce la qualità come un insieme delle caratteristiche di un’entità che ne determinano la capacità di soddisfare esigenze espresse e implicite.
Oltre a questa definizione possiamo espandere il concetto di qualità al valore attribuito dal cliente prima e dopo l’esposizione al prodotto. Un esempio è il contenuto etico del prodotto, quello di sostenibilità ambientale, legato a filosofie o stili di vita.
Nel concetto di qualità rientrano anche quelle caratteristiche del prodotto cosmetico che non stimolano l’acquisto, ma che al contrario, se disattese, provocano l’insoddisfazione del cliente. Un esempio è la crema irrancidita che causa rifiuto da parte dell’acquirente, mentre una crema stabile non porta alcun vantaggio al prodotto.
Una caratteristica soggettiva che determina la qualità di un prodotto è l’aspettativa che ha il consumatore sul cosmetico. Questa aspettativa varia a seconda del consumatore e della sua esperienza personale.
Nella qualità rientrano anche l’innocuità del cosmetico, l’efficacia del prodotto, la praticità nell’usare il cosmetico, l’imballaggio del prodotto, che deve essere gradevole, la stabilità del cosmetico regolata legislativamente e l’affidabilità.
Tutte queste caratteristiche formano la qualità di un prodotto.
Il macro processo innovativo sviluppa nuovi prodotti e migliora quelli già esistenti, ma soprattutto definisce gli standard di qualità.
L’innovazione si può dividere in due grandi categorie: la prima è l’innovazione radicale che stravolge i paradigmi del prodotto; la seconda è l’innovazione che incrementa il prodotto.